TIME Magazine: California: Here it Comes! / Pietro Grandi
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Futureworld
di Pietro Grandi
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34. TIME Magazine, California: Here it comes!
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TIME Magazine, “California: Here it comes!”, 7 November 1969.
“All’inizio degli anni cinquanta, un giovane viaggiatore, arrivato in treno e in vaporetto all’imbarcadero di San Francisco, vide una piccola città bianca, quasi mediterranea nel suo aspetto, simile a Tunisi vista dal mare. Si gettò sulle spalle la sua sacca da marinaio e mise piede su quella che sinceramente riteneva fosse l’ultima frontiera o una sorta di Atlantide temporaneamente scomparsa e riemersa dal mare. Vide le sette colline ergersi nella luce del primo mattino, con piccoli edifici bianchi, scintillanti ai primi bagliori del giorno. Le colline sembravano cantare, e mentre iniziava a risalire Market Street, respirando l’aria tersa, il suo passo era leggero, indeciso su quale direzione prendere. Istintivamente fermò il primo uomo che incontrò sulla strada, e fra il serio e il faceto gli domandò:«Questa è davvero San Francisco?» L’uomo barcollando leggermente, forse per aver trascorso la notte in una bettola sul mare, guardò il viaggiatore con un lampo di allegria negli occhi, si sistemò il berretto da scaricatore di porto si lasciò andare in una sonora risata sguaiata, ammettendo che probabilmente si trattava di quella città, e aggiunse: «Tuttavia, giovanotto, non sono troppo sicuro che sia necessariamente negli Stati Uniti!»”
(Lawrence Ferlinghetti)
Un aereo in volo. Una pellicola cinematografica che immortala una coppia che si bacia. Macchine sportive in coda. Un grappolo d’uva. Un’arancia che fa da sfondo ad una signora che sventola una bandiera a stelle e strisce. Un hamburger morsicato. Un sole che sorge. Un occhiale hippie. Una ragazza in bikini. California Dreaming a pieno regime.
Delle variazioni di colore saturo, contrastato e psichedelico ci immergono nella California del 1969 in una copertina-poster che si apre su due pagine progettate dal designer Milton Glaser. Una controcultura che guarda al futuro della nuova età elettronica ci viene presentata attraverso la metamorfosi del pensiero in sogno.
L’inchiesta del TIME dal titolo “California: A State of Excitement” ci fa viaggiare da Los Angeles a San Francisco tra cambiamenti ed eccitazione, trasportandoci in un microcosmo della moderna way of life americana fatta di relazioni tra persone e natura, lasciandoci liberi di muoverci tra rivoluzioni e attivismo sociale. Una California come luogo al contempo di arrivo e partenza, tra varietà culturali che si perdono nel Pacifico e nel sole delle nuove culture pregne di ecologia, psichedelia, nuove tecnologie, ma soprattutto del “piacere di vivere”. Uno stato a sé che stimola il cambiamento, invitandoci ad intraprendere una nuova strada nella vita.
[Intento di FN è stato, da subito, quello di costruire archivi; dei fondachi di materiali che trasportassero in rete quel che la rete fa sparire: la carta. C’è una separazione radicale e mal segnata fra il cartaceo e il virtuale. In rete se si cerca la carta non la si trova, si trovano le parole che la carta portava su di sè, ma niente che ci dica dove fossero quelle parole, che aspetto avesse l’oggetto che le conteneva. Chi volesse studiare ora editoria in rete trova ben poco, se non parole, che non bastano. Questa nuova serie, Futureworld, a cura di Pietro Grandi, interpreta al meglio quell’intento che FN insegue da sempre. (N.d.D.) ]