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The Making of Kubrick’s 2001 / Pietro Grandi

Futureworld 

di Pietro Grandi

25. The Making of Kubrick’s 2001

Jerome Agel, “The Making of Kubrick’s 2001”, Signet Film Series, 1970.

“Ogni tecnologia sufficientemente avanzata è indistinguibile dalla magia.”

(Arthur C. Clarke)

Nero spazio profondo. Un enorme pianeta. Esistenza terreste. Entità extraterrestre interstellare. Essere scienza. Evolvere nella nuova età cibernetica.

Jerome Agel tenta un esperimento originale, progettando uno dei primi libri making-of dedicato alla produzione del film più futuristico di Stanley Kubrick, 2001 Odissea nello Spazio (1968). Un vero e proprio dietro le quinte scritto assieme al regista, che ci proietta al centro di una miriade di materiali, in un “caos prezioso”, come scritto nella recensione di Vincent Canby sul New York Times rispetto alla produzione del film.

Un’antologia completa, che tra le altre cose ci presenta pagine della sceneggiatura, bozzetti di scenografia e lo studio degli effetti speciali. Una combinazione di parole e immagini, che comprendono le 96 pagine fotografiche commentate da Kubrick, il racconto originale La Sentinella di Arthur C. Clarke, la trascrizione delle interviste agli scienziati e ai filosofi dell’epoca sulle intelligenze extra-terresti, e un’intervista rilasciata a Playboy dove il regista narra delle possibili conseguenze di un contatto con forme aliene: “…potremmo perdere le briglie e trovarci senza sogni… potremmo scoprire che le nostre aspirazioni intellettuali e spirituali sono così superate da rimanere completamente paralizzati.”

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[Intento di FN è stato, da subito, quello di costruire archivi; dei fondachi di materiali che trasportassero in rete quel che la rete fa sparire: la carta. C’è una separazione radicale e mal segnata fra il cartaceo e il virtuale. In rete se si cerca la carta non la si trova, si trovano le parole che la carta portava su di sè, ma niente che ci dica dove fossero quelle parole, che aspetto avesse l’oggetto che le conteneva. Chi volesse studiare ora editoria in rete trova ben poco, se non parole, che non bastano. Questa nuova serie, Futureworld, a cura di Pietro Grandi, interpreta al meglio quell’intento che FN insegue da sempre. (N.d.D.) ]

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