The Last Supplement to the Whole Earth Catalog / Pietro Grandi
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Futureworld
di Pietro Grandi
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29. The Last Supplement to the Whole Earth Catalog
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Paul Krassner, Ken Kesey, “The Realist Presents: The Last Supplement to the Whole Earth Catalog, The Realist, no. 89” New York: Realist Association, Marzo 1971.
“Ogni volta che si usa la parola rivoluzione essa viene ritardata di sette secondi.”
(Paul Krassner)
Formato tascabile. Pagine sottili e ruvide. Un fumetto colorato sulla copertina. Rosa sul retro un mappamondo. West Coast mangiata dai vermi. Un ultimo supplemento.
Gli editori Paul Krassner e Ken Kesey, attirati dal futuro dei mass media, lavorano ad un particolare supplemento al “Whole Earth Catalog” di Stewart Brand da allegare alla propria rivista di satira socio-politica “The Realist”: l’intento è quello di illuminare e affascinare le generazioni sulla storia dell’umanità.
132 pagine di contenuti in un magazine ricco di articoli interessanti, a partire da “Planetary People” di Ed Rosenfeld, nel quale racconta le fondamenta del WEC: “L’inizio e la cessazione di questo progetto editoriale, il Whole Earth Catalog, è una delle più chiare indicazioni delle caratteristiche e delle esigenze uniche della nostra epoca. Quello che il Catalog ha cercato di fare era di ottenere le informazioni essenziali che sono necessarie per la vita sul pianeta. […] La nostra posizione storica è unica, come è stato sottolineato da molti altri, in particolare Bucky Fuller, perché siamo membri di un sistema planetario chiuso: la Terra”. Da “The Dream is Over” di J. Marks a “The Bible” di Ken Keseyal, fino al “Monologue with Future Shock” di Jerome Agel dove pensa al futuro del mondo: “Lo shock del futuro è una scossa culturale nella nostra società. Esso nasce dalla rapida sovrapposizione di una nuova cultura aliena su tutto ciò che è a noi familiare. Siamo tutti stranieri in terra straniera. Il cambiamento ad alta velocità influisce sulla fisiologia, l’intera biologia dell’organismo umano è in grado di produrre conseguenze strane e minacciose. Montare il cambiamento e costruire novità in una popolazione, altera la sua biochimica. Inoltre si corre il rischio serio di danneggiare psicologicamente gli altri. Molti dei giovani che hanno accesso alle comuni rurali, sono in fuga dalla scossa del futuro – cercando di allontanarsi dagli alti livelli di stimolazione ambientale prodotta dall’accelerazione della vita”.
Nel volume, oltre alla copertina del fumettista Robert Crumb, troviamo alcune vignette di Ed Badajos (Filipino Food), Joel Beck, Dick Guindon, Skip Williamson e Dan O’Neill. Ken Kesey scrisse invece alcuni articoli come “Tools from my Chest”, ed altri sui Beatles, Eldridge Cleaver e S. Clay Wilson.
[Intento di FN è stato, da subito, quello di costruire archivi; dei fondachi di materiali che trasportassero in rete quel che la rete fa sparire: la carta. C’è una separazione radicale e mal segnata fra il cartaceo e il virtuale. In rete se si cerca la carta non la si trova, si trovano le parole che la carta portava su di sè, ma niente che ci dica dove fossero quelle parole, che aspetto avesse l’oggetto che le conteneva. Chi volesse studiare ora editoria in rete trova ben poco, se non parole, che non bastano. Questa nuova serie, Futureworld, a cura di Pietro Grandi, interpreta al meglio quell’intento che FN insegue da sempre. (N.d.D.) ]