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Stendhal, La badessa di Castro

Scheda bibliografica
Stendhal, La badessa di Castro, Einaudi, Torino, 1972. – XXIV-126 p.;
19,5×11,5 cm. – (Centopagine, 14); 1 ed.
Traduzione di Pietro Paolo Trompeo
Nota introduttiva di Pietro Paolo Trompeo seguita da Cronologia della vita e delle opere di Stendhal
Brossura
Alla quarta di guardia anteriore: Centopagine / Collezione di grandi narratori / diretta da Italo Calvino
Alla quarta di guardia posteriore: Nome della collana e titoli pubblicati
Al dorso: numero d’ordine, logo della casa editrice, autore, titolo
Responsabilità grafica non indicata [Bruno Munari]
Stampa: 6 maggio 1972
Stampatore: Officina Grafica Artigiana U. Panelli
© 1942 Giulio Einaudi editore S.p.A.
Titolo originale: L’Abbesse de Castro

La storia editoriale

Ritenuto dalla critica letteraria una prova generale della Certosa di Parma, il romanzo breve de La badessa di Castro fu pubblicato a puntate nella rivista “Revue des Deux Mondes” nel 1839. Lo stesso anno, il breve testo fu inserito nella raccolta di racconti intitolata L’abbesse de Castro, assieme a due altri racconti apparsi anonimi sulla “Revue des Deux Mondes”.
La storia d’amore e di morte della badessa Elena di Campireali entrò successivamente a far parte delle “Cronache italiane”, la raccolta di racconti pubblicata postuma in volume nel 1855 a cura di Romain Colomb, cugino ed esecutore testamentario di Stendhal.

Due anni dopo, mentre l’Italia del Manzoni aveva già fatto i conti con la storia della Monaca di Monza, la casa editrice milanese Canadelli pubblicò il racconto in un volume strenna, tradotto da Felice Venostra, dal titolo Elena di Campireali, Abbadessa di Castro: strenna per l’anno 1858. Nel 1892, sempre a Milano, la casa editrice Sonzogno pubblicava il testo assieme al racconto La duchessa di Paliano, all’interno della collezione “Biblioteca universale”.

Nel 1933, il racconto di Stendhal fu pubblicato in volume dalla casa editrice torinese A.B.C, per poi essere riproposto da Einaudi nel 1942 con traduzione e prefazione di Pietro Paolo Trompeo, come sedicesimo numero della collana “Narratori Stranieri Tradotti” (2a edizione nel 1943).

Nel 1959, anche Rizzoli pubblicò il racconto dello “scandalo” del convento di Castro con la traduzione di Cesare Giardini all’interno della BUR, come parte dell’antologia Cronache italiane e altri racconti d’Italia. L’anno successivo Einaudi ripubblica il racconto all’interno della collana “Universale Einaudi nuova serie”, per poi farne, nel 1972, il 14esimo volume della collana “Centopagine” diretta da Calvino. Il racconto giunse in Einaudi alla sua seconda edizione dieci anni dopo, nel 1982, mentre già alla fine degli anni Sessanta era entrato nel catalogo degli editori milanesi Mursia, che pubblicò nel 1967 l’antologia dei racconti di Stendhal a cura di Carlo Cordie, e Dall’Oglio che tra il 1961 e il 1970 pubblica il racconto all’interno della sezione verde della collana “I corvi”, tra i testi del volume Cronache italiane, per la traduzione di Clemente Fusero.

Nel 1983, la tipografia Allegretti di Campi pubblicò il testo in un saggio a confronto con la Monaca di Monza di Alessandro Manzoni, a cura di Gian Franco Grechi.

Per tutti gli anni Novanta, La badessa di Castro gode di una fortuna letteraria notevole in Italia. Nel 1990, il racconto, tradotto da Leonella Prato Caruso, è pubblicato dall’editore Garzanti, con un volume venduto come supplemento alla rivista “Gente” mentre nel 1992, anche “L’Unità” stampava il racconto come quarto volume della collezione “Centopagine” de “I libri dell’Unità”.

Nel 1993, mentre Einaudi pubblica una nuova edizione del romanzo con la traduzione di Franca Zanelli Quarantini, all’interno della collana “Einaudi Tascabili. Serie bilingue”, anche la casa editrice Newton Compton pubblica il testo in Cronache italiane, con introduzione di Dominique Fernandez e traduzione di Maurizio Grasso. Nel 1997, il romanzo viene pubblicato dalla casa editrice Demetra di Bussolengo, a Varese, con traduzione di Gabriella Pesca Collina.

Nel 2003 e nel 2005, La badessa di Castro compare nei cataloghi di case editrici periferiche come Edizioni clandestine di Massa, con la traduzione di Juan A. Teiera, e Anemone purpurea di Albano, in Lazio, che pubblica una versione illustrata del racconto con traduzione di Tatiana Menel, illustrazioni di Sabina Zocchi e un saggio introduttivo di Aldo Onorati. Ancora, nel 2007 la casa editrice Fratelli Ferrari di Pozzuoli pubblica il romanzo in una versione a cura di Emanuelita Vecchio.

In ritardo di almeno centocinquant’anni, anche Mondadori aggiunge nel suo catalogo il racconto di Stendhal, all’interno della collana “I Meridiani”, con una pubblicazione del 2008 per il terzo volume dei Romanzi e racconti di Stendhal, con note e cura di Mariella Di Maio e traduzione di Maurizio Cucchi.

Nel 2014, la casa editrice Leone di Milano pubblica il romanzo con traduzione di Airina Santonocito, all’interno della collana “Gemme”. È del 2017, il saggio edito da Il Mulino La badessa di Castro. Storia di uno scandalo, della studiosa Lisa Roscioni: una ricostruzione storica della vera vicenda di Elena Orsini, vero nome della badessa, che divenne canovaccio del romanzo di Stendhal oltre che mito anticlericale. [Marta Occhipinti]

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