Qui dovrei avere fra i 14 e i 16 anni. I capelli iniziano ad essere ricci, e la cosa mi sconcertava. Le storie che il ragazzino nella foto potrebbe raccontare non mi sembrano dei ricordi, ma pezzi di racconti, ascoltati da persone che sono scomparse. Le cose che riconosco di più sono due: il collo del maglione: la sensazione sgradevole della lana contro la pelle, il maglione era forse viola scuro; la sciarpetta indiana, era nera e l’ho conservata sino all’ultimo trasloco, anche se mi ricordo, perché è recente l’ultima volta che l’ho presa in mano, la materia, il colore -che si era via via sbiadito, diventando più ruggine. Mi sembra inverosimile averla portata, quella specie di strisciolina che sembra un vermetto, pendula davanti e dietro, impossibile -eppure, da grandi sembra strano, ma quella sciarpa era una specie di gomena che mi reggeva ancorato all’esistenza, riassumeva una qualche vaga e neanche ipotizzata affermazione di sé.
Io ho sempre voluto essere felice.