Non starò a raccontarvi delle storie

Menu

sci

me-sci

Possiamo immaginare che quel cappello non sia mio. Però, anche se non saprei dire se fosse di mia madre o di mio padre, mi ricordo la sensazione del pelo, morbido e lucido, e della stoffa all’interno, anche lei lucida, ma tessuta di un filo spesso, pesante.
Siamo probabilmente a Bardonecchia (To), e precisamente a Campo Smith. Da altre foto si capisce che ci portava lì la Signorina, la persona che si occupava di me e di mio fratello. Frequentavamo la scuola di sci, e da piccolo credo mi piacesse, poi da più grande fu una delle cose che rifiutai. Anzi, affermare che non sarei, mai più, andato a scuola di sci, lo ricordo come uno dei primi atti di ribellione. Inoltre come più piccolo di quattro avevo sempre gli sci smessi dagli altri. Il mio primo e unico paio -blu, della ELAN, arrivò troppo tardi. Detestavo imparare, odiavo il freddo e i miei compagni, e non ho nessun ricordo dei maestri. Solo mi ricordo delle canzoni che mi cantavo sulla seggiovia, per farmi coraggio nella mia paura del vuoto.
Una cosa che fa sempre molto ridere il mio fidanzato è che fossimo forniti di un marsupio, e che dentro ci fosse un pezzo di parmigiano, e un pezzo di cioccolato, la merenda. Io, malgrado siano passati così tanti anni, non riesco, per quanto cerchi di convincermi, a trovarlo molto strano, e mi immagino che se mai i miei figli volessero andare a sciare, io li manderei col parmigiano e la cioccolata.

About, gli ultimi post.
FN, tutti gli ultimi post