Herman Bang / LA CASA GRIGIA. Iperborea 2012. (Segnalazione)
È in libreria
La casa grigia
(Det graa Hus)
di Herman Bang
traduzione di Hanne Jansen e Claudio Torchia
postfazione di Luca Scarlini
[responsabilità grafica non indicata]
186 p. ; 14€
Iperborea, Milano 2012
Seconda parte dell’opera autobiografica di Herman Bang, pubblicata ora contemporaneamente alla prima, La casa bianca, in due volumi separati, da Iperborea. Insieme a questi, Iperborea, nel centenario della morte di Herman Bang, manda in libreria la ristampa del romanzo breve I quattro diavoli (con la brevissima pièce Quando l’amore muore) e L’ultimo viaggio di un poeta, di Klaus Mann, scritto a proposito di Herman Bang, arricchito da testi dello stesso Bang.
La presenza contemporanea in libreria dei quattro testi, le prefazioni e gli apparati che li accompagnano, rappresentano una modalità di fare editoria alta e di servizio. Un autore, fra i grandi della letteratura scandinava, che in Italia restava, malgrado le sporadiche traduzioni, sconosciuto, ora è accessibile in maniera ampia e non occasionale.
L’uscita contemporanea di più titoli dello stesso autore è uno sforzo raro da parte di una piccola casa editrice, che, non paga, quest’anno, anche in occasione del semestre danese alla Commissione europea a Bruxelles, pubblica, col sostegno del Danish Arts Council, 7 titoli dalla letteratura danese, iniziativa che trova forza e eco nel Caffè Copenaghen, festival milanese di cultura danese.
Su ilSole24ore, un video di presentazione del festival
Una serata del festival Caffè Copenaghen sarà dedicata a Herman Bang:
“The Queen is dead, Long live the Queen: Vita e Teatro di Herman Bang” – LETTURA SCENICA PER HERMAN BANG
Piccolo Teatro Studio, Via Rivoli 6, 20121 Milano
a cura di Luca Scarlini – regia di Renzo Martinelli – con Federica Fracassi
Una produzione di Teatro i in collaborazione con Iperborea e 26° Festival MIX Milano
Marta Morazzoni su ilSole24Ore scrive di Herman Bang in un lungo e articolato intervento:
“[…] in La Casa grigia, citazione del palazzo di Copenaghen in cui era vissuto il nonno di Bang, severa figura di medico di corte, si respira aria di declino, seppure celato da infingimenti e mezze verità. Non si tratta solo dei bilanci economici e morali di una famiglia troppo per bene per riconoscersi apertamente in defaillance; qui si fa strada anche il compianto di una società ferita e offesa.
Le due guerre dello Schleswig-Holstein, nella seconda metà dell’Ottocento, consegnando alla Germania la parte continentale dello Jutland, segnano il disagio della Nazione danese che, col bilancio di una sanguinosa sconfitta, conta i suoi morti materiali e morali. Di questo conto è lucido testimone l’autore, e lo introduce come un convitato di pietra in alcuni passaggi di La casa grigia. Ma sono i silenzi e le piccolezze del privato, vedi La casa bianca o Lungo la strada, i soggetti preferiti di Bang, che a loro, a interni di case e scorci di vite quotidiane, riconduce anche il dramma della politica e la caduta di una classe sociale.
A ragione Luca Scarlini (che sarà protagonista con Francesca Fracassi, del dramma Quando l’amore muore, il prossimo 25 giugno nell’ambito del “Festival MIX” a Milano), nella Postfazione all’edizione Iperborea de La casa grigia parla di Giardino dei ciliegi, giocato, se lo avesse in mano Strehler, più sul nero che sul bianco della sua storica edizione. A Bang, quasi come a Cechov, piaceva raccontare per figure minori e per piccoli passi di infelicità, a volte visti con amara ironia, ma per lo più partecipati e sentiti come sconfitte universali. […]”
Nella sezione Editoria > note, a giorni sarà disponibile l’intervento che Luca Scarlini ha scritto su Alias (il manifesto) a proposito di Herman Bang
Tutte le Segnalazioni di testi LGBTQ comparse qui le trovate belle ordinate solo su FN
Altre fotografie de La casa grigia le trovate su Flickr