Herman Bang / I QUATTRO DIAVOLI. Iperborea 2012. (Segnalazione)
È in libreria
I quattro diavoli
(Les Quatre Diables)
di Herman Bang
traduzione e postfazione di Alessandro Fambrini
[responsabilità grafica non indicata]
112 p. ; cartaceo | 11€ ; ebook (epub con Social DRM) 4,90€ (la versione edita nel 1990)
Iperborea, Milano 2012
Contemporaneamente a i due volumi, sempre di Herman Bang, La casa bianca e La casa grigia, Iperborea manda in libreria I quattro diavoli
La presentazione che ne fa Iperborea sul sito è meravigliosa:
“[…] I Quattro Diavoli è la breve e intensa storia di un’attrazione fatale. In un’atmosfera satura di tensione erotica, fra i lustrini del circo e i numeri degli acrobati, sotto lo sguardo impotente e tormentato dalla gelosia della compagna, il giovane Fritz si lascia trascinare dalla passione violenta e distruttiva per una donna che lo seduce per puro capriccio. […]”
Friederich Wilhelm Murnau, pare, ne trasse una versione nel 1928. Su Sempreinpenombra.com se ne racconta la storia, e riporta la critica (da leggere e da imparare) che ne fece Ubaldo Magnaghi:
“[…] Affermo, innanzi tutto, che il romanzo dal quale fu tolto il canovaccio di questo film, appartiene ad un genere ormai sorpassato, e che Aurora, l’altra produzione eseguita dallo stesso Murnau in America, per quanto concerne innovazioni e scuola nuova, non viene raggiunta e tanto meno uguagliata. Pure, questo I quattro diavoli, è un lavoro indubbiamente assai riuscito, e non esito a classificarlo fra i migliori della produzione recente. […]”
Su ilcorriere.it si trova un articolo del 1997 dove Claudio Magris, in occasione dell’uscita da Lubrina di Mikaël. Desiderio del cuore, parla di letteratura scandinava:
“[…] Bang e’ il poeta dell’inespresso e dell’indefinibile “desiderio del cuore”, come dice il sottotitolo, del fluire incantevole e doloroso della vita, che rende indimenticabili capolavori come La casa bianca o I quattro diavoli. L’eros appare un sentimento struggente ma soprattutto indomabile, crudele e distruttore come l’esistenza stessa, e reca infelicita’ e morte. L’amore e’ nostalgia e violenza, presagio di felicita’ e sua smentita, dedizione assoluta e infedelta’; diviene l’essenza della vita ovvero di tutto cio’ che le manca, perche’ la vita appare soprattutto quale assenza, omissione; quale mormorio sommesso o malinconico silenzio. […]”
A breve nella sezione Editoria > note di FN un articolo di Luca Scarlini per Alias (il manifesto) su Herman Bang
Tutte le segnalazioni di testi LGBTQ comparse qui le trovate ben ordinate su FN
Su flikr altre fotografie di I quattro diavoli