Non starò a raccontarvi delle storie

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FN, il riassunto [8] Calvino, Brodkey, editoria

Cos’ha pubblicato FN dal 24 al 30 novembre 2014

FN | libri

Martedì un nuovo libro è entrato a far parte dell’Album di FN:

Album > Un repertorio, un archivio, una raccolta. Libri fotografati da ogni verso o scannerizzati, tentativi fatti in momenti diversi, critica editoriale con altri mezzi.

L’ENTRATA IN GUERRA, di Italo Calvino. Einaudi 1954

“Italo Calvino
L’entrata in guerra

progetto grafico di Albe Steiner
direzione editoriale Oreste Molina
direttore di collana Elio Vittorini

108 pagine; brossura con bandelle

Einaudi -i gettoni, Torino 1954″

[ l’occasione per mettere nell’Album L’entrata in guerra di Calvino è stata la pubblicazione qui su FN, all’interno di Risvolti e risvoltisti. La bella era, a cura di Marta Occhipinti, di Calvino come un haiku: due gettoni tra fiaba e realtà ]

L’ENTRATA IN GUERRA, di Italo Calvino. Einaudi 1954

calvino | guerra | 2

Mercoledì un nuovo ritratto della serie Queer Portraits, di Monasterolo / Boccaccini

HAROLD BRODKEY, di Monasterolo / Boccaccini

“Harold Brodkey > Chi è

Harold Brodkey (1930-1996) aveva affisso sull’armadio in legno nell’ingresso del suo appartamento a Upper Broadway il motto Deeds not words, “fatti, non parole”. Fu un maestro del ricordo, della scrittura come reminiscenza. Harold Bloom lo definì “il Proust americano”. Si sposò due volte – con donne – e ammise di non riuscire a ricordare il nome dei tanti uomini che incontrò per piacere. Fu amato per i suoi racconti e criticato per i suoi romanzi. Quando si spense per complicazioni da HIV, il New York Times scrisse che scompariva uno scrittore noto tanto per i suoi fallimenti che per i suoi successi. Un giorno un vicino gli telefonò per complimentarsi con lui per il Nobel. – No, guardi, quello è B-r-o-d-s-k-y. Io sono Brodkey.

[Federico Boccaccini]”

HAROLD BRODKEY, di Monasterolo / Boccaccini

Harold BrodkeyVenerdì è arrivata una Cartolina dalla rete

ILLIBRAIO tutto nuovo, in prima bozza

“[…] In Miracolo nella 34° strada, (Miracle on 34th Street, di Les Mayfield, remake del film omonimo del 1947)
Babbo Natale è visto dai cattivi retrogradi senza cuore
consiglieri d’amministrazione
-parliamo del Babbo Natale che
sempre vediamo al cinema
prima di Natale sedersi in mezzo a un
grande magazzino e accogliere i desideri
sussurrati nelle orecchie dei bambini riguardo
ai regali che vorrebbero ricevere-
dicevamo Babbo Natale
-che poi nel film è il
Babbo Natale vero
quello che vola con le renne ma loro -i cattivi consiglieri-
miscredenti
credono sia solo un figurante-
Babbo Natale dicevamo è mal visto perché
consiglia ai genitori
di comprare certi giocattoli
in un altro magazzino, dove
li troveranno meno cari.
Scandalo!
Mai si deve parlare della concorrenza!
La concorrenza non esiste! […]”

ILLIBRAIO tutto nuovo, in prima bozza

illibraio.it

 

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