Non starò a raccontarvi delle storie

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FN, il riassunto [7] BLUNT!, editoria, Esercizi, Love song

Cos’ha pubblicato FN dal 17 al 23 novembre 2014

FN | libri

La settimana è iniziata di lunedì (di solito FN il lunedì non pubblica cose nuove ma fa il recap, ma la settimana precedente FN era stato in pausa per assenza del direttore e quindi niente recap il 17), con la nuova corrispondenza di Emanuele Sigismondi da Bodø:

La TEMPESTA perfetta di Bodø

“[…] “Ma lo sai poi che io vivo a Bodø mica a Londra o Berlino, e in certa Norvegia non succede mai niente?”
Cit. dal sottoscritto conversando con il supermegadirettore maximo a Maggio, sulle perplessità di fronte di una corrispondenza dal polo nord.

[…]

La Norvegia è un placido paese slow life; non è che non capiti mai nulla, ma quelli che secondo uno standard più europeo si chiamerebbero avvenimenti sono da queste parti un fatto un poco più raro. Certo, è un paese parte del presente, e non fuori del mondo: anche qui abbiamo ricevuto molte minacce di terrorismo negli ultimi mesi analoghe a quelle al Canada. 
D’altro canto qui è normale pubblicare a piena pagina la foto del pescatore amatoriale che ha catturato l’halibut più grosso [1].

Due pesi e due misure, con la conseguenza come dicevo che questa volta sono stato fregato, e a differenza di illustri italiani nel mondo non posso neanche dire di essere stato frainteso.
Ecco dunque in breve il fatto di cronaca:

Ieri, 15 novembre 2014, è stata ufficialmente inaugurata Stormen, ovvero, La Tempesta.
Si tratta di un enorme progetto del comune di Bodø per creare degli spazi giudicati adeguati alle necessita culturali della città. […]”

La TEMPESTA perfetta di Bodø

sigismondi

Martedì è uscita la nuova scheda di Prosa contemporanea, di Mauro Maraschi

13: ENRICO PANUZIO / L’apofasia del Cav. Ciro Saverio Paniscotti

“[…]

Alla bandella di copertina:

L’«apofasia» (a dirlo è lo stesso autore, in una nota proliferante sulle note di cui si compone il suo scri­vere) è una «sospensione del giudizio», ma non una epochè, secondo il dettato della filosofia fenomenologica, bensì un «abbagliamento», vale a dire una categoria completamente diversa, una categoria tut­ta poetica, irregolare, personale.

E qui «abbagliamento» vale due volte: la prima in un senso realistico e la seconda in un senso nuova­mente filosofico, ovvero del puro stravolgimento di una presunzione scientifica. A capo del «primo sen­so», del senso realistico, c’è davvero un paesaggio abbagliante, la Puglia assolata delle Murge, il deser­to di luce che inevitabilmente si sprigiona dall’«avorio» della torre in cui si è rinchiuso il protagonista, non si sa quanto il protagonista antico, il Cav. Ciro Saverio Paniscotti, o quanto il suo discendente e for­se discepolo. A capo del «secondo senso» c’è invece una posizione irrimediabilmente consegnata al pas­sato: eppure, strano a dirsi, ancora operante, sottil­mente e cavillosamente attiva. Il testo riporta non a caso due date, ognuna legata ad un luogo: all’inizio Parigi, là dove si consumano tutti i giacobinismi, le illusioni di redenzione dell’uomo e le utopie sociali o tecnocratiche, comunque progressive; e alla fine Torre Pulo, cioè, appunto, la «torre d’avorio», in quella lontana, desolata e sconosciuta terra del san­fedismo, di tutte le superstizioni e di tutti gli obliati saperi. […]”

13: ENRICO PANUZIO / L’apofasia del Cav. Ciro Saverio Paniscotti

PANUZIO

Mercoledì è uscita il nuovo spartito per Esercizi, di Francesco Gagliardi, la trentesima:

30 -della sarta di Verona

“Spartiti di performance. Da eseguirsi da soli, in due, in gruppo. A voce bassa, a voce alta, in silenzio. Muovendosi, stando fermi, immaginando o comunicando. Per il vostro corpo e la vostra mente.
Fermatevi; respirate; leggete; eseguite.”

30 -della sarta di Verona

francesco_gagliardi

Giovedì FN torna all’estero con la nuova corrispondenza di Federico Andornino da Londra:

Natale s’avvicina a grandi passi

“[…]

Dopo la missiva aeroportuale dell’ultima volta, oggi scrivo da casa, e anche a un’ora più decente. Pare anche che sia in orario sulla consegna (cosa inaudita) e quindi direi che siamo in una fase di grandi passi in avanti.
Bene.
E ho anche parecchie cose da raccontare. In ordine di importanza:

– lo scorso weekend ho partecipato alla SYP Annual Conference
– una catena di librerie inglesi ha trasformato una gaffe in un notevole successo
– sono un amico VIP di un pinguino
– canto brani natalizi da più di due mesi. […]”

Natale s’avvicina a grandi passi

Andornino_novaro_1

Sempre giovedì un nuovo libro si è aggiunto all’Album:

ERRORI NECESSARI, di Caleb Crain. 66thand2nd 2014

Caleb Crain
Errori necessari
(Necessary Errors)

traduzione di Federica Aceto
progetto grafico di Silvana Amato

illustrazione alla copertina di Philippine d’Oltreppe

555 pag.; brossura con alette: 20€
66thand2nd -bookclub 09, Roma 2014

©2013 Caleb Crain
©2014 66thand2nd

ERRORI NECESSARI, di Caleb Crain. 66thand2nd 2014

caleb crain

Venerdì è uscita la nuova puntata di Risvolti e risvoltisti, di Marta Occhipinti

2.3: Calvino come un haiku: due gettoni tra fiaba e realtà

“[…] «Credeva nel dio nascosto nei manoscritti dei giovani; ma dei giovani gli interessava quanto era contestazione della letteratura già affermata, fosse pure della sua propria letteratura».

(I. Calvino, «Il Confronto», II, 10, luglio-settembre, 1966)

Così scriveva Italo Calvino, a soli cinque mesi dalla morte di Vittorini, ricordandone la figura di intellettuale maieuta e di direttore editoriale intransigente. Sperimentare senza riserve, era quasi un diktat per Vittorini, e lo trasmise da buon maestro a un’intera generazione di scrittori degli anni ’50: quella leva che non aveva radici in altro che nella propria epoca, ed era in essa che cercava cosa valesse l’uomo.

Il progetto editorial-letterario che Vittorini portava avanti con “I gettoni” era in fondo quello di pescar fuori dal coro postbellico dei soldati o dei testimoni provinciali le voci di timbro genuino che aprissero alla letteratura nuove possibilità d’agire sulla storia. Come? Implicando la scrittura nei rapporti che legano tra loro i vari interessi umani, senza la pretesa di spiegarli del tutto, ma di rincorrerli per afferrarne un aspetto.

Memorie di prigionia, racconti della Resistenza, paesaggi lirici, giovinezze contadine e vicende familiari di realtà regionali e sociali del paese (specialmente del Meridione) diventavano così il contenitore ironico e amaro degli assilli – termine più volte ripetuto lungo i 58 risvolti e ben 3 volte solo in quello per Ottieri, Memorie dell’Incoscienza, n.23 – dell’animo umano, scrollatosi di dosso il compianto della Grande Guerra e adesso in corsa sui nuovi binari di un’Italia industrializzata e istituzionalizzata. […]”.

2.3: Calvino come un haiku: due gettoni tra fiaba e realtà

vittorini | novaroE sempre Venerdì la settimana su FN s’è chiusa con un attesissimo ritorno: le avventure dell’orsetto Blunt, in Kroppslotion, di Giovanni Tola:

8.4: Blunt e Sauro

“[…] “Tutti conosciamo i gechi: abili scalatori, amanti delle luci artificiali e nemici di Newton.

E molti, soprattutto d’estate, li ammirano decorare silenziosamente facciate, soffitti e angoli di case, palazzi o qualsiasi altro fabbricato: non esiste superficie verticale che rappresenti per loro un vero ostacolo!

Ne esistono di tanti tipi: tinta unita, maculati, notturni, diurni, lisci e rugosi… tuttavia i più difficili da incontrare sono quelli dalla livrea di un colore acceso e importante: ebbene, questa è proprio la storia di uno di quei piccoli rettili, insolito e speciale.

Sauro, così si chiamava, era come i suoi simili: paffuto, curioso e ficcanaso. Obliquo e imperterrito, amava attendere pazientemente il passaggio di una zanzara o l’accensione del lampione di turno.

Fin qui, nulla di strano.

L’unica differenza era, tuttavia, un acceso ottanio che lo ricopriva completamente, dalla testa piana ai minuscoli tubercoli conici prominenti della coda.

Una nuance accattivante e alla moda! – penserete voi, felici possessori di un maglione, uno spazzolino o una borsa a metà strada tra il blu e il verde. […]”

8.4: Blunt e Sauro

KROPPSLOTION_FN

Per quanto riguarda Love song ecco qua:

Love song parade, 8

Giulio Gasperini su ChronicaLibri

Love song parade, 9

Un’anticipazione del testo, su Illibraio.it

Love song parade, 10

Un post su Chasingthequeen, di Francesca Pellas (autrice anche della foto che metto qui sotto)

Love song parade, 11

Giulio Passerini ne ha scritto su Panorama.it

Love song parade, 12

Filippo Marconi ne ha scritto sul suo blog, Il bicchiere di Felix White

francesca pellas

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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