Fiorella Cagnoni, PASQUA BASSA CON DELITTO; di Giuliana Giulietti
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Le Signore in giallo, a cura di Mariolina Bertini e Giuliana Giulietti
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Esplorazioni, notazioni, avvisi, ragionamenti
sulla letteratura che in Italia si chiama gialla
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Le signore in giallo, di Bertini / Giulietti
3.: Fiorella Cagnoni
di Giuliana Giulietti
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Pasqua bassa con delitto.
Alice Carta, l’investigatrice femminista
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Le avventure di Alice Carta l’investigatrice femminista uscita dalla penna di Fiorella Cagnoni si dispiegano in sei romanzi pubblicati tra il 1985 e il 2012: Questione di tempo, Incauto acquisto, Arsenico, Alice Carta in Inghilterra, E vecchi merletti, Pasqua bassa con delitto, ambientati in luoghi diversi: Milano, la Sardegna, la Gran Bretagna, il Salento.
Alice Carta non è una detective di professione. Lo è per caso, secondo l’espressione di Oreste Del Buono che rimase incantato dalla nipotina di Miss Marple fin dal suo primo apparire in libreria. Milanese, laureata in filosofia e raffinata pianista, Alice lavora nell’azienda di famiglia che produce accessori nautici ed è sempre innamorata.
Ad emozionarla a farle battere il cuore ad accendere il suo desiderio sono le donne. C’è stato anche un uomo nella sua vita un adorabile perfetto gentleman, Ladislao Merec (Arsenico) ma è durata poco. E del resto lei nell’amore è così: incostante, irrequieta, mutevole. Alice Carta si interroga molto sull’amore e sulla colpa e l’innocenza e il bene e il male e spacca il capello in quattro e nulla si lascia sfuggire. Neppure un dettaglio. Per questo è così abile nel ricomporre puzzle (una passione ereditata dalla madre) e nel decifrare misteri e delitti. Nei quali si trova spesso e volentieri coinvolta.
Alice ha molte amiche come lei femministe e con le quali condivide pensieri, letture, politica, pranzi, cene, vacanze e omicidi come accade in Pasqua bassa con delitto (Zane, collana La Chiocciola, 2012. I gialli di Cagnoni sono quasi tutti esauriti ma c’è il progetto di ristamparli in questa stessa collana che è un progetto editoriale di donne per le donne).
Pasqua bassa con delitto è ambientato in Sardegna dove Alice e un nutrito gruppo di amiche (alcune sono già lì altre sono attese per il tradizionale pranzo del Lunedì dell’Angelo) trascorrono abitualmente le vacanze pasquali. Alice arriva in Gallura la Domenica delle Palme del 1997. È un marzo ventoso – la Pasqua cade bassa quell’anno – e nel cielo, ad ogni imbrunire, la coda azzurra della cometa Hale-Bopp ruba la scena alla luna e alle altre stelle.
Due giorni dopo Margarito Ternera, un ricco e famoso archeologo colombiano atteso nel pomeriggio da una delle amiche di Alice, Teresa, viene trovato cadavere. In una zona malfamata di Olbia. Ucciso per strangolamento. A riceverlo all’aeroporto era andata proprio Alice che non lo conosceva (Teresa era in difficoltà per via di una caviglia slogata e di una visita ortopedica già programmata) e per più di due ore era rimasta ad aspettarlo in mezzo alla folla inalberando un foglio bianco con scritto in blu il nome dell’archeologo.
Sentendosi coinvolta nella vicenda – lei stessa era andata a ricevere Margarito, la sua morte addolorava Teresa – Alice comincia a farsi delle domande. Perché Ternera era andato nella zona malfamata? Perché tanto lontano dall’aeroporto? Perché senza dare notizie di sé all’amica Teresa? Come rintracciare i passeggeri del volo Roma -Olbia che forse avevano visto o udito qualcosa di importante?
Così il suo nuovo caso prende il via con la collaborazione delle amiche curiose ed eccitate (Teresa, Ilaria, Maria Grazia, Nina) di un impiegato dell’aeroporto (che le procura la lista dei passeggeri) dell’avvocato Silvio Meyerson l’unico maschio amico di Alice giunto anche lui da Milano per festeggiare la Pasquetta e del magistrato incaricato delle indagini Leonardo Melis.
Guidata da un formidabile fiuto e con la stessa pazienza con cui ricompone i pezzi di un puzzle, Alice Carta raccoglie informazioni e notizie, interroga le persone implicate nell’omicidio – Irene Serra l’ex-moglie di Ternera, Ella Gray la sua giovanissima amante, Francesco Pinto cavalier servente di Irene, i quattro passeggeri che erano seduti accanto all’archeologo e che lei è riuscita a rintracciare viaggiando per un’intera giornata fra l’antica Baronia di Posada, i Dolmen preistorici e le Torri Aragonesi – fino a ricomporre l’esatto disegno di ciò che è accaduto.
Nel frattempo insieme alle indagini vanno avanti i preparativi per il pranzo del Lunedì dell’Angelo che si terrà nell’immenso patio della casa sul mare di Teresa vicino a Capo D’Orso (e alla fine a pranzare saranno in quarantasei trentotto donne e otto uomini); Alice e le amiche si riuniscono la sera ora in casa dell’una ora dell’altra, si mangia, si beve, si leggono i giornali, si discute del governo Prodi e dell’ultimo numero di Via Dogana e si parla molto del caso Ternera e tutte vogliono sapere da lei chi è l’assassino o l’assassina.
In una notte limpida e calda allo stazzu sull’altopiano (dove abitano Alice e Ilaria) Alice e le altre portano fuori sdraio e poltroncine estive, si siedono a guardare il cielo e le stelle in attesa del passaggio della cometa e Alice racconta.
I fatti si sono svolti così e così. Non dice però il nome dell’omicida – lo farà l’indomani in un incontro collettivo alla maniera di Poirot e alla presenza di Leonardo Melis. Solo allora svelerà la verità.
C’è qualcosa di particolare nei gialli di Fiorella Cagnoni un che di gustoso e di saporito che li rende gradevolissimi. Credo dipenda dalla maestria e dal piacere con cui lei mescola i vari ingredienti della narrazione: il delitto certamente ma anche e soprattutto le emozioni i sentimenti le passioni di Alice. Le cose che ama: la natura, gli esseri viventi e le idee, il cibo e la musica, le sue gatte Violetta e Nessuno.
Alice si muove al centro di una società femminile creata dalla politica delle donne. Nel segno della libertà e del pensiero della differenza che – dice la scrittrice – mi ha cambiato la vita, mi ha obbligata a fare un salto e dopo non si torna più indietro. E siccome la vita e l’opera sempre si intrecciano è chiaro che per una donna che scrive una tale esperienza non poteva non tradursi in materia romanzesca.
L’audacia di andare oltre, di osare la propria libertà senza paura e la gioia di vivere secondo il proprio desiderio è ciò che Fiorella Cagnoni ha donato alla sua incantevole eroina.
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Le signore in giallo, di Bertini / Giulietti
3.: Fiorella Cagnoni
di Giuliana Giulietti
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si ringrazia