Non starò a raccontarvi delle storie

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FN, il riassunto [6] Berlino, editoria, Cocteau

Cos’ha pubblicato FN dal 3 al 9 novembre 2014

FN | libri

FN prosegue un po’ a passo ridotto, Love song pretende attenzioni e la casa anche pretende le sue.

Forse è ora che FN si cerchi un/a caporedattore/caporedattrice.

ma intanto:

cosa è uscito?

Martedì, meravigliosamente implacabile è arrivata la nuova scheda di Prosa contemporanea di Mauro Maraschi

(guardavo, mentre montavo il post, quelli già usciti e, oltre a essere imbarazzato per la precisione e la cura che Maraschi ci mette confornto alla mia cialtronaggine che mi fa cominciare tante cose oltre molto oltre le mie forze e spesso sbrindellarle per strada -vedi il progetto da un po’ in sonno dei Coralli Einaudi-, oltre questo, dicevo, ero tanto contento. Questo è esattamente il genere di cose che FN vuol fare in rete: documentazione, cura, critica fatta attraverso la ricostruzione materiale. In questi giorni, che Love song mi tascina un po’ via, la fierezza d’essere riuscito a portare su FN serie come questa di Maraschi mi mette allegria e contentezza)

12: BOTHO STRAUSS / La dedica

strauss | maraschi | guanda | novaro

Mercoledì la coppia Monasterolo (ai pennelli) / Boccaccini (alle tastiere) ha prodotto un nuovo magnifico ritratto, questa volta è di Jean Cocteau.

Che c’è di Jean Cocteau in Italia?

Nel 2013 Studio ES ha ristampato Il libro bianco (Le livre blanc, 1938), nella traduzione di Roberto Rossi Testa e corredato da 18 disegni dell’autore. La prima edizione di questa versione è del 2000 (ristampato già nel 2006), Il libro bianco aveva già avuto altre due traduzioni, ora irreperibili: da Forum, nel 1968, di Alfredo Pitasi, presentato come testo di Anonimo, con uno scritto di Cocteau e da Guanda nel 1984, di Giancarlo Pavanello, poi ristampato nel 1993. Sempre nel 2013, da Castelvecchi, è comparso Jean Cocteau secondo Jean Cocteau (Jean Cocteau par Jean Cocteau, 1973), intervista a Cocteau di William Fifield, tradotta da Raphael Branchesi. Nel 2011, e si trova ancora, Marchese editore ha pubblicato L’aquila a due teste, traduzione di Ornella Tajani de L’Aigle à deux têtes 1946, che era stato già compreso nel volume antologico Teatro che Einaudi pubblicò nel 1970 nella versione di Marisa Zini e che già era stato tradotto da Adolfo Franc per Elios nel 1947. Excelsior 1881 nel 2010 ha pubblicato Il giro del mondo in 80 giorni (Mon Premier voyage. Tour du monde en 80 jours, 1937) nella traduzione di Tina Guiducci che era stata stampata da Olivares nel 1994. Nel 2007, per le cure di Marco Dotti, Medusa ha pubblicato l’antologia di pezzi brevi Travestimenti. Ancora si trova Oppio (Opium. Journal d’une désintoxication, 1930), che Studio SE ha pubblicato nel 1981, 1996 e 2006, nella traduzione di Renata Debenedetti che, con la prefazione di Antonio Debenedetti era uscita da Il formichiere nel 1976. E I ragazzi terribili? E tutto il teatro per cui soprattutto Cocteau è stato conosciuto in Italia grazie alla serie Teatro di Einaudi? Più niente. Rien de rien.”

JEAN COCTEAU, di Monasterolo / Boccaccini

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Venerdì è arrivata una nuova bellissima corrispondenza da Berlino di Giulio Galoppo

“Il 9 novembre, Berlino e la Germania riunificata festeggiano il venticinquesimo anniversario della caduta del Muro. Di quel Muro che per ventotto anni ha diviso le due Germanie, quella dell’est da quella dell’ovest e che già sembra sprofondare nelle nebbie di un passato remoto, pur essendo ancora ed a tutti gli effetti storia, certo, ma storia di ieri.

Questa ricorrenza è un’ottima occasione per riflettere su come vivessero donne ed uomini omosessuali all’ombra di quel Muro e di quel regime socialista che, alla guida della Repubblica Democratica Tedesca (RDT, in tedesco DDR), prometteva giustizia e felicità, ma elargiva miseria, censura e repressione.
Va da sé che l’omosessualità non godesse di particolari simpatie. Al contrario: il Ministero per la Sicurezza di Stato (Ministerium für Staatssicherheit – Stasi) teneva d’occhio ogni cittadino ‘sospetto’, pronto ad impegnarlo in qualità di collaboratore ed informatore ufficioso, ricattando in caso di resistenze.”

Gay all’ombra del Muro

Galoppo | NovaroLa settimana è stata molto milanese per FN che ora va spesso in trasferta.

Il 5 c’è stata la prima presentazione ufficiale, allo Spazio B**K, padrone di casa perfette Diletta Colombo e Chiara Bottani, presentatore Paolo Armelli, voci soliste Silvia Sfligiotti e Chiara Reali; presenziavano, fra altre tante persone: Paolo Canton, Giovanna Zoboli, Giovanni Anceschi, Davide Fornari, Cristina Balbiano D’Aramengo, Vito De Biasi, Jacopo Rinaldi che molto tutti ringrazio. Ooooh io non c’ero abituato si sa al fatto d’avere scritto un libro e che questo sia pubblicato e quindi un po’ di timori ce li avevo, ma se tutte le presentazioni saranno così ne voglio fare una al giorno!

Così scrivono Diletta e Chiara il giorno dopo su fb:

Non ce l’abbiamo una foto di ieri per la presentazione di Love song con Federico Novaro. Non ce l’abbiamo perché eravamo emozionate e impegnate ad ascoltare. Ne prendiamo una in prestito.
Ci sono momenti nella vita di una libreria che sono intensi, perché a partire dal racconto di un uomo nasce un racconto collettivo che si muove tra l’intimità delle esperienze affettive e le azioni che diventano scelte politiche.
Quel racconto discreto, mai urlato, tra privato e pubblico, di Federico è stato attraversato da più ampie riflessioni sulle questioni di genere, sulle donne, sull’infanzia, sulla legge e la società civile, sulle cose che cambiano, sulla libertà, sull’editoria.
E anche se questo post non avrà il successo di una bella fotografia, di un video che diventa virale, ieri qualcosa di grande è successo.
Grazie a Federico, Paolo Armelli, Chiara Reali e Silvia Sfligiotti e a tutti coloro che hanno voluto condividere la loro presenza e la loro voce.

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Il 7 FN era di nuovo allo Spazio B**K:

Ogni due settimane, ovunque si trovi -di solito in Canada- Francesco Gagliardi spedisce a FN uno dei suoi Esercizi (l’ultimo arrivato, la settimana scorsa, è il ventottesimo).
Gli Esercizi sono spartiti di performance. Da eseguirsi da soli, in due, in gruppo. A voce bassa, a voce alta, in silenzio. Muovendosi, stando fermi, immaginando o comunicando.
Francesco Gagliardi è un compositore e uno storico della performance, una forma d’arte che talvolta sembra di difficile decifrazione e che Gagliardi con i suoi Esercizi fa limpida e diretta.
Gagliardi compone i suoi spartiti, li scrive, li stampa, li spedisce; io li ricevo, apro la busta, leggo, fotografo, monto il post; a quel punto è nelle mani di chi li eseguirà.
Io scrivo sempre:
fermati; respira; leggi; esegui.
Quest’estate due degli Esercizi di Gagliardi sono stati eseguiti in modo inaspettato.
Paolo Canton ha tenuto un corso a Sàrmede, “Progettare i libri”, e ha proposto un’esecuzione complessa e dagli esiti sorprendenti: farne dei libri.
Questa esecuzione collettiva ha una nuova tappa oggi, a Milano, allo Spazio B**K, dalle 18. Quando con il titolo “Con le mie sante manine” saranno esposti al pubblico i manufatti che di quell’esecuzione sono il passaggio tangibile.”

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Paolo Canton, il giorno dopo ha scritto una bella riflessione a partire dalla mostra e dai manufatti che vi erano esposti:

Perché si fanno i corsi?

 

 

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Per chiudere: alcune

Canzoni per Love song

Culture club | Victims

LOVE SONG | Federico Novaro

Monica Vitti | I crauti

LOVE SONG | Federico Novaro

Anna Oxa | Un’emozione da poco

love song | novaro

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