03: GEORGES PEREC / Un uomo che dorme
Georges Perec, Un uomo che dorme, Guanda, Milano 1980. 94 pp.; 20 cm x 12 cm; (Prosa contemporanea 3)
Titolo originale: Un homme qui dort
Traduzione di Maria Pia Tosti Croce
Brossura con bandelle
Alla copertina: Piet Mondrian, Composizione con linee (particolare), 1917.
Stampa: ottobre 1980
Stampatore: Lodigraf s.p.a. – Lodi
© Editions Denoël, 1967
© 1980 Ugo Guanda Editore S.p.A, via Daniele Manin 13, Milano
Lire: illeggibile
Copia in ottimo stato.
[M. M.]
Alla bandella di copertina:
Una strategia kafkiana per affrontare il mondo nel ribellismo dei venticinque anni: l’immobilità e il silenzio che costringeranno il mondo a venire da te e a farsi smascherare. L’immobilità e il silenzio: essere nella vita sonnambolicamente, senza attraversarla né fuggirla, per esistere e resistere. Il sonno, e non il sogno: fermarsi sulla soglia dell’eden onirico, bloccando ogni scatto utopistico… L’uomo che dorme non vuole conoscere verità e non vuole dimenticare le menzogne che la macchina sociale sistematicamente confeziona. Vuole durare, sulla soglia che il nouveau roman ha purgato da turbamenti e psicologismi, e le scienze sociologiche da furori e tensioni politiche. Pacato, metodico, «neutro», occupa i vuoti dello spazio e del tempo in un progressivo livellamento di luoghi, ore, gesti: contare, classificare, scandire rumori, sogni, strade, immagini per creare un ordine che non organizzi nessun regno ma sancisca una privata, immutabile disappartenenza e intangibilità… Alla fine, tuttavia, il cammino verso l’indifferenza si è sviluppato proditoriamente in forma parabolica, lacerandosi al suo culmine. Solitudine, silenzio, immobilità non costringono il mondo a smascherarsi: creano solo un nuovo stato di «diverso» in cui la mostruosa follia di tutti i «diversi» si riconosce e ti riconosce. L’uniforme compostezza del grigio, garanzia di asetticità e durata, si scinde nel nero della sconfitta o nel bianco della resa: «Il mondo non si è mosso e tu non sei cambiato. L’indifferenza non ti ha reso differente». L’attesa aristocratica dell’«unico inquilino» di Kafka si è trasformata nell’attesa tra la folla della società industriale di Aron.
Un uomo che dorme di Georges Perec è stato ripubblicato nel 2010 da Quodlibet.
Alessandro Beretta ne scrisse una recensione per Alias: Un Perec d’annata sulla scia di Bartleby